Buongiorno Paolo,
comprendo le circostanze che hanno portato a questa decisione. Nonostante questo rimango perplesso principalmente perchè ricordo che, durante le sue conferenze, Andrea Bonani aveva affermato che nel 2005 fu installato Debian anche sui client ma alla fine si optò per Ubuntu poichè molto meno "difficile" da utilizzare per gli utenti. A sostegno di questa scelta aggiungerei che l'installer di Ubuntu è decisamente più user-friendly di quello di Debian che soprattutto "fa molte più domande" e anche "più complesse" (ad esempio il partizionamento del disco o l'installazione del bootloader, azioni effettuate automaticamente dall'installer di Ubuntu richiedono invece l'intervento manuale in Debian). Nutro perplessità anche riguardo al cambio dell'interfaccia grafica. XFCE gioverà sicuramente nella compatibilità con i computer "vecchi" in dotazione a molte scuole ma d'altra parte si spinge gli utenti ad un altro cambio (e sto pensando da Windows a Debian poi a Ubuntu Unity ed ora XFCE) che potrebbe spiazzare molti degli utenti di FUSS.
Sperando che le mie opinioni possano essere d'aiuto, Invio i miei più cordiali saluti. Marco Marinello
Il giorno 11 gennaio 2017 03:29, Paolo Dongilli dongilli@fuss.bz.it ha scritto:
Buongiorno a tutti.
Ieri pomeriggio si è tenuto un confronto tra i membri del progetto FUSS dell'Intendenza Scolastica Italiana ed il nostro partner tecnologico Truelite a seguito del quale si è concordato di basare il FUSS-client su Debian GNU/Linux "Jessie" e non più su Ubuntu.
Innanzitutto non condividiamo le policy IP (intellectual property) di Canonical che rendono difficoltosa la creazione di distribuzioni derivate da Ubuntu, in contrasto con i valori e le libertà che contraddistinguono il software libero e la sua comunità.
Di seguito alcuni articoli dal blog di Matthew Garrett (https://en.wiki pedia.org/wiki/Matthew_Garrett) che chiariscono bene la questione: https://mjg59.dreamwidth.org/37113.html http://mjg59.dreamwidth.org/38467.html http://mjg59.dreamwidth.org/39913.html https://mjg59.dreamwidth.org/45939.html
Altri articoli sull'argomento: https://sfconservancy.org/news/2015/jul/15/ubuntu-ip-policy/ http://joeyh.name/blog/entry/trademark_nonsense/
Completamente differente l'approccio di Debian che dà invece supporto alle distribuzioni derivate con un apposito team che fornisce assistenza: https://wiki.debian.org/DerivativesFrontDesk https://wiki.debian.org/Derivatives
Dalle linee guida https://wiki.debian.org/Derivatives/Guidelines vanno segnalati questi passi importanti:
We encourage derivative distributions to use Debian infrastructure and the software that powers Debian infrastructure where possible.
e
For those derivatives that re-use Debian binary packages, add some source packages and modify some source packages, where possible we encourage them to use standard Debian mirrors and add a second repository containing only the source and binary packages that have been added or modified.
Ringrazio Elena Grandi di Truelite per aver fornito i link sopra citati.
Indubbio il vantaggio di basare FUSS-client e FUSS-server sulla stessa versione di Debian GNU/Linux.
Concludo aggiungendo che si è inoltre deciso di usare XFCE (https://en. wikipedia.org/wiki/Xfce) quale desktop environment predefinito in FUSS- client.
Saluti,
-- Paolo Dongilli
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